Finanziamenti: quali sono le detrazioni per interventi di risparmio energetico?

Nell’ultimo periodo, grazie a tassi di interesse particolarmente convenienti dovuti alla politica monetaria – volta a rilanciare la zoppicante economia dell’area €uro – particolarmente espansiva della BCE, le richieste di mutui e prestiti sono nettamente aumentate.

E molti di esse riguardano opere di ristrutturazione, grazie anche alle forti detrazioni fiscali risparmio energetico. Nel 2020 è stato confermato il cosiddetto “eco bonus”, a cui gli italiani possono accedere in determinate casistiche che, di seguito, andremo ad analizzare, dando un contributo importante alla salvaguardia dell’ambiente e ad una minor emissione di sostanze inquinanti.

Detrazione al 65%: quali sono le casistiche per poterne beneficiare?

L’ecobonus, d’altro canto, si pone come obiettivo quello di ridurre i consumi energetici e di rendere maggiormente fruibili fonti più ecologiche, come l’eolico e l’energia solare, a dispetto dei combustibili fossili. Alcuni lavori di ristrutturazione possono beneficiare di un bonus addirittura del 65%.

Sostituire una caldaia vetusta con una a condensazione, che risulta di gran lunga più funzionale al tema del risparmio energetico, consente di beneficiare di questa detrazione, che si può ottenere anche quando si decide di sostituire impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione. Anche l’acquisto di micro-cogeneratori, fino ad un valore massimo della detrazione di €.100.000,00, rientrano in questa categoria, a condizione che gli interventi producano un risparmio energetico primario di almeno il 20%.

Le casistiche per le quali ottenere il 65% di detrazione sono molteplici. Ma fra le più importanti spicca, senza alcun dubbio, la riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto a quanto stabilito dalle norme emanate dal Ministero per lo Sviluppo Economico: il valore massimo della detrazione, in questo caso, è pari ad €.100.000,00.

Anche l’installazione di pannelli solari termici, destinati ad usi domestici, industriali o di pubblica utilità, può beneficiare della detrazione del 65%, fino all’importo massimo di €. 60.000,00. Anche chi adotta sistemi all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, viene premiato dall’eco-bonus: chi decide di acquistare o sistemare dispositivi multimediali per il controllo in remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda e di climatizzazione delle unità abitative, può ottenere questa detrazione.

Detrazioni: quali sono gli step burocratici da adempiere?

Altri importanti casistiche, invece, consentono di ottenere una detrazione del 50%. La più diffusa negli ultimi anni è indubbiamente quella riguardante l’acquisto di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, nonché portoncini e porte esterne, che sino a due anni fa erano detraibili in misura maggiore.

Anche l’acquisto di impianti di climatizzazione invernali dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili come – a titolo esemplificativo – il pellets, possono godere della detrazione fiscale sino ad un massimo di €. 30.000,00. Si può detrarre il 50%, inoltre, anche in caso di interventi strutturali come il cappotto termico o coibentazione del tetto di copertura, anche se va ricordato che per poterne beneficiare l’intervento non deve configurarsi come “nuova costruzione”: in tal caso la detrazione non spetta totalmente o, in caso di ampliamento, riguarda solo la parte eccedente.

Per poter godere della detrazione, è necessario inviare una pratica all’Enea, entro 90 gg dal termine dei lavori di riqualificazione energetica, e disporre di un documento, rilasciato da un tecnico, che attesti come l’intervento sia consono a quanto previsto dal legislatore in tema di risparmio energetico.

Per poter beneficiare della detrazione, poi, è indispensabile eseguire il pagamento tramite bonifico bancario, includendo le corrette casuali e firmando tutta la documentazione necessaria; non esistono, attualmente, altre modalità di pagamento che consentono di ottenere la detrazione fiscale.