Affitti: molta più convenienza con la cedolare secca

Può succedere che una persona si ritrovi a dover cercare casa all’improvviso e si mette a spulicare tra gli affitti. Tuttavia, oggi come oggi, si chiedono in molti se esiste un modo per risparmiare sul canone di locazione. In tal senso si potrebbe fare affidamento alla cedolare secca, una sorta di agevolazione fiscale che va negli interessi sia del locatore che del locatario. Ma come funziona sostanzialmente una cedolare secca che, di norma si basa su un’aliquota più bassa in fase di dichiarazione?

Contratti di locazione: come funziona con la cedolare secca

La maggior parte di proprietari di casa e di affittuari che si ritrovano a compilare il Modello 730 possono servirsi della clausola della cedolare. In tal senso si deve porre l’attenzione a quelle che sono le ultime novità. Pare infatti che sia stata introdotta la possibilità di applicare la cedolare secca pure sulle locazioni con durata di breve periodo.

In genere, comunque, si può affermare la cedolare secca rispetto all’Irpef sia molto più conveniente rispetto all’aliquota più bassa. E ancora bisogna considerare che grazie a questa forma si è in grado di godere di un risparmio sull’imposta di registro annua del 2%.
Per quanto riguarda gli immobili ad uso abitativo, pare che l’Irpef possa essere sostituita dalla cedolare secca con un’aliquota pari al 21%. Questo vale solo per tutti quei contratti a canone libero. Invece per quel concerne quelli a canone concordato, la percentuale per il 2017 ha visto una riduzione fino al 10%.

La Legge di Bilancio e la cedolare secca sui negozi

Stando al contenuto della Legge di Bilancio 2019 d’ora in poi la cedolare secca sarà applicabile per gli affitti dei negozi. Anzi se dovesse trova applicazione la manovra per questo nuovo 2019, il regime agevolato potrà concernere pure i locali commerciali e i capannoni. Inoltre, l’ estensione dell’ imposta al 21% era già prevista per le associazioni di categoria e, nello specifico, valevano per Confedilizia.

Stando a quelli che sono i calcoli effettuati proprio da alla stessa Confedilizia, pur essendoci dei mutamenti di valore a seconda di quella che è la città, chi è in possesso di un locale commerciale in affitto potrebbe godere di un risparmio che va tra i mille e i 2.800 euro di tasse all’ anno. Agevolazione che dipende dalla cedolare secca.

La misura agevolativa in questione è stata posta in essere già negli anni scorsi. Infatti già le scorse legislature si erano mostrate protese a migliorare le condizioni fiscali per i locali commerciali. Inoltre, nonostante il massimo interesse, nessun governo è stato in grado sino ad ora di rendere concreta questa possibilità.

Cedolare secca affitti 2019: tutti i benifici a favore di proprietari e Stato

Questo beneficio andrà sicuramente a fare contenit color oche risultano essere proprietari degli immobili. Questo perché potranno beneficiare di agevolazioni non di  poco conto. Essi potranno infatti optare per la tassazione sostitutiva Irpef prima disponibile solo per le case.

Secondo il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa “ Ci troviamo dinanzi un passo importante che sarà in grado di attenuare la piaga dei locali vuoti. In questo modo verrà reso più agevole l’ avvio di nuove attività economiche mentre verranno scongiurate quele gravi situazioni di degrado.

D’altronde, si dovrebbero verificare anche dei benefici considerevoli per le casse dello Stato. Ciò potrebbe accadere pure solo servendosi di una probabile riduzione dell’ evasione fiscale e contributiva. La cosa dovrebbe infatti favorire un considerevole calo del fenomeno degli affitti “ in nero”. I contratti con cedolare secca non prevedono il versamento dell’ imposta di bollo così come dell’ imposta di registro. Infine si deve tener presente che l’ imposta sostitutiva si otterrà applicando l’aliquota del 21% sul canone di affitto pattuito tra proprietario e inquilino.