Legge di Stabilità: al Governo servono 21 miliardi. Ci saranno nuove tasse?

Il peggioramento – improvviso – del quadro economico ha inasprito le difficoltà del Governo. Posto che, almeno per quest’anno, è inevitabile l’obbligo di non sforare il 3% del rapporto deficit-Pil, e considerato che il Prodotto sarà più basso delle previsioni, la Legge di Stabilità rischia di replicare quelle varate negli ultimi 3 anni. Saranno dunque lacrime e sangue per i cittadini? Verranno alzate le tasse?

Il timore è proprio quello di una misura restrittiva, quindi recessiva. Carlo Padoan, ministro dell’Economia, ha però rassicurato i cittadini: “Sarà una manovra espansiva, la priorità sarà la crescita”.

Ci dobbiamo credere? La risposta è “nì”.

E’ vero che, almeno stando alle indiscrezioni de Il Sole 24 Ore, verrano stanziati parecchi miliardi per attività in gradi di far ripartire l’economia, ma il tutto sarà bilanciato da un clamoroso taglio alla speda pubblica. Si parla di 14 miliardi già individuati, con altri 6-7 ancora da trovare. E’ fisiologicamente impossibile, data la complessità della nostra struttura pubblica, che vengano coinvolti solo gli sprechi.

Ad ogni modo, tra le misure espansive c’è la stabilizzazione del bonus degli 80 euro (che diventerà permanente), il mantenimento delle detrazioni, l’introduzione di nuovo ammortizzatori sociali, il taglio dell’Irap (ma è in forse), l’ulteriore riduzione del costo del lavoro.

Di contro, un terzo dei tagli, quindi almeno 4 miliardi, riguarderà il trasferimento ai Comuni e alle Regioni. I servizi locali, dunque, subiranno un peggioramento o, in alternativa, costeranno ai cittadini un aumento delle tasse comunali e regionali.

Tutto ciò nel caso in cui le cose andassero bene. Nella peggiore delle ipotesi, come ha specificato lo stesso Padoan, il rischio è quello di un aumento dell’Iva, che in questo periodo avrebbe conseguenze catastrofiche.