Fed lascia tassi invariati ed il dollaro scende ai minimi

La decisione della Federal Reserve, conosciuta anche come banca centrale americana, ha spinto il dollaro proprio di recente a raggiungere un minimo storico nei confronti dell’euro e delle altre monete, che non si registrava da diversi anni.

Ciò è avvenuto a seguita dell’ulteriore conferma della Fed di lasciare invariati i tassi, a seguito delle recenti decisioni dell’amministrazione Obama, che dal lato economico non promettono nulla di buono, ed hanno spinto quindi gli stessi promotori della ripresa, a frenare ed a cercare la stabilità.

Tagliate le stime per l’anno successivo, la Fed ha deciso di continuare a sostenere il suo piano di aiuti di 85 miliardi di dollari al mese; una decisione assolutamente in aspettata, vista la ricrescita del mercato, non comunque sufficiente secondo gli analisti ed i dirigenti che hanno preso questa decisione.

Ciò ha comportato un rialzo molto consistente di Wall Street, che ha brindato alla decisione, e che probabilmente si accingerà a toccare nuovamente il suo massimo storico. A tutto ciò si sacrifica però il valore del dollaro, che è sceso sensibilmente a maggior ragione nei confronti della moneta unica, a quote che non registravano da anni nel mercato del forex.

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