Multe aumentate del 2013. Così i Comuni sfruttano i cittadini

Le casse del tuo Comune sono vuote? Niente paura, ci pensano i vigili. E’ proprio così: per far fronte alla crisi, e alla mancanza di liquidità, le amministrazioni stanno ricorrendo a uno stratagemma un po’ infido e, almeno in linea teorica, molto efficace: le multe.

Questo meccanismo assomiglia incredibilmente all’aumento delle tasse. Le tasse, quando crescono senza che i servizi crescano di conseguenza, assumono i tratti del prelievo forzoso, e le multe prelievo forzoso lo sono per definizione.

Non è caso, quindi, che le multe siano aumentato in maniera quasi esponenziale da un anno all’altro. A rivelarlo è una ricerca dell’AdnKronos. L’ente di statistica ha rilevato che dal 2013 al 2014 le multe sono aumentate del 15%. Una mossa sbagliata. Ad essere aumentato infatti, è il numero di coloro che non pagano o fanno ricorso: siamo al 50%; l’anno scorso la percentuale non superava il 40.

E’ logico: se le multe aumentano in maniera così significativa, vengono percepite come ingiute, e quindi il contribuente si rifiuta di pagare. I Comuni, però, non avendo trovato un altra soluzione efficace, stanno insistendo su questo strumento alquanto impopolare.

Le amministrazioni comunali sono tutte consapevoli che non è possibile riscuotere tutte le multe. Alcuni, addirittura, se ne sono fatti una ragione: il sindaco di Firenze (Nardella, braccio dresto di Renzi) ha decretato la cancellazione dal bilancio di 17 milioni di euro di credito. Erano tutte multe pregresse e, ovviamente, non pagate.

A far storicere il naso è la dichiarazione degli obiettivi. Il Comune di Bologna, infatti, punta a incassare 46 milioni di euro. Come se conoscesse in anticipo il numero di contravvenzioni. Strano, non è vero?