Ecocittà: la rivoluzione green che arriva dalle Marche

Recuperare spazi, non consumare suolo, ottimizzare gli sprechi, non solo quelli energetici per riscaldamento e refrigerazione. Sono questi i principi che dovrebbero guidare oggi ingegneria, architettura e soprattutto urbanistica.

I progetti green per la realizzazione di edifici sostenibili non hanno alcun valore se i contesti in cui vengono inseriti non sono in grado di assecondare gli obiettivi per cui sono nati e non seguono una logica coerente di riduzione dei livelli di inquinamento e cementificazione.

Un modello del costruire green adottato all’interno di un microsistema “quartiere” è senza dubbio quello di Ecocittà il progetto immobiliare in via di realizzazione nelle Marche a Porto Potenza Picena.

Riqualificazione e riconversione sono alcuni degli elementi guida del progetto che facendo leva sulla grande vocazione turistica della cittadina marchigiana si propone di utilizzare lo spazio industriale dell’ex Ceramica per la realizzazione di un quartiere ecosostenibile all’avanguardia dal punto di vista architettonico e ambientale.

Attraverso il riutilizzo dei terreni, per i quali è stata prevista una bonifica completa già in corso d’opera, il progetto prevede la realizzazione di 500 unità abitative in classe energetica A e A+ di diversa metratura (dai bilocali a partire da 113.000€ alla villetta di prestigio al mare).

Una rivoluzione green da più parti avvertita come indispensabile e che dalle Marche parte per fornire all’Italia un vero e proprio modello da seguire e che si fa portavoce di valori come il rispetto dell’ambiente, l’integrazione sociale e la qualità della vita.

 

Ecocitta (2)Ecocittà, realizzata da Fima Engineering e che vede la partecipazione di investitori stranieri e italiani, ruoterà intorno al concetto tipicamente italiano della piazza proprio per ribadire quell’importanza per la qualità, il benessere, il piacere di vivere evidenziato dall’equilibrio tra spazi verdi, parchi giochi, locali commerciali che si è cercato di raggiungere nella realizzazione del quartiere.

 

Tra gli aspetti positivi non bisogna dimenticare che, grazie ad un accordo con il comune, esempio lungimirante di accordo tra pubblico e privato, circa il 25% delle unità immobiliari disponibili potranno essere acquistate a prezzo calmierato.