Mutui: i fortunati del tasso variabile e gli impossibilitati

La situazione attuale delle famiglie italiane, ha veramente dell’incredibile, per quel che riguarda il settore dei mutui. Possiamo immaginare il quadro come una sorta di bipolarismo, che vede da un lato i più fortunati che hanno scelto il mutuo qualche anno fa, e dall’altro coloro i quali oggi non riescono a farsi prestare neanche qualche migliaio di euro, dagli istituti di credito.

Chi ha avuto il coraggio ed il sangue freddo di stipulare un mutuo a tasso variabile intorno al 2006-2007 con spread a volte inferiori all’1%, si ritrova oggi a pagare degli interessi irrisori visto che l’indice Euribor è sceso ai minimi storici, nonostante il picco di fine 2008, mentre chi ha aspettato o chi ha stipulato un debito a tasso fisso, o non riesce adesso ad accedere al credito oppure si ritrova a pagare dei mutui anche al 5% di interessi, con spread di 3 o 4 punti percentuale.

E’ questa l’incredibile situazione italiana, che mostra da un lato dei “pasha” che con qualche centinaio di euro al mese ad oggi pagano il mutuo (sottolineando, nonostante la botta della fine del 2008), e dall’altro gente che neanche con tutto lo stipendio, può permettersi di contrarre debiti così lunghi.

Solita ed inarrestabile differenza “ricchi-poveri” o solo circostanze fortunate? Di certo nessuno fa niente per ripristinare e bilanciare la situazione, e lo dimostrano i consumi e le richieste di denaro, crollate dai tempi del post guerra.