Cresce la richiesti di mutui a tasso fisso: cosa sta cambiando

Se fino a qualche tempo fa, nonostante il primo rialzo dei tassi stabilito dalla Bce, a chi doveva accendere un nuovomutuo veniva comunque consigliato ancora il tasso variabile, sempre più conveniente, oggi la situazione sembra cambiata e si fa sempre più strada l’idea che scegliere un mutuo a tasso fisso sia decisamente meglio.

A confermare questa nuova tendenza gli ultimi dati di Mutui Online, società di mediazione creditizia attiva sul web, per cui i mutui a tasso fisso hanno rappresentato nel primo semestre del 2011 il 47% delle erogazioni, in aumento dal 32,7% del semestre precedente e più che raddoppiati rispetto a un anno prima.

Il tasso variabile con cap si attesta al 25,2%, dal 23,4% del secondo semestre e dal 30% del primo semestre 2010, mentre resta stabile il tasso misto: al 2,3% dal 2,4% registrato tra giugno e dicembre dello scorso anno (era al 4,8% nel primo semestre 2010).

Nonostante la convenienza attuale del tasso fisso, indicato soprattutto per chi ama esser sicuro, tra le migliori soluzioni proposte su Mutuisupermarket.it emerge che a parità di spread, 1,15% il miglior fisso a 20 anni su un mutuo di 150mila euro si traduce in una rata di 967 contro gli 806 del variabile, ma nei prossimi 3-4 anni gli Euribor sono destinati lentamente ad aumentare.

L’Euribor (tasso cui si rifanno i variabili) a 3 mesi, oggi all’1,6% arriverà secondo i mercati a dicembre 2015 al 3,2% (quindi vicino ma sempre più basso rispetto all’attuale Irs a 20 anni). L’importo medio dei mutui erogati è pari a 127.684 euro, in discesa dai 133.188 del semestre precedente.