Inps: il commissario Conti ipotizza novità positive per i lavoratori

La riforma Fornero del sistema previdenziale piace a pochi. In primis non piace ai lavoratori, che sono costretti ad andare in pensione sempre più tardi. Ma non piace nemmeno all’Inps, che rintraccia alcuni difetti, come la scarsa flessibilità del sistema. Alle voci critiche si è aggiunta anche quella del commissario Vittorio Conti, che oggi ha rilanciato l’ipotesi di pensione anticipata. Una soluzione, questa, che trova d’accordo tutti i sindacati (che la prospettano già da qualche tempo).

Ecco l’idea che Conti ha in mente: “In base alla contribuzione raggiunta si può decidere se andare avanti o meno. Raggiunta una certa quota di contribuzione si potrebbe lasciare la libertà e fare in modo che la data di uscita dal mondo del lavoro parta da una valutazione soggettiva”.

D’accordo è anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Parlamentare Lavoro (in quota Pd), autore di un ddl che stabilisce la possibilità di andare in pensione giù a 62 anni e 35 anni di contributi per tutti i lavoratori e non solo per quelli della Pubblica Amministrazione, alternativa invece preferita dal ministro della Pa Marianna Madia.

In linea di massimo, la soluzione di Conti piace a tutti i policymaker in gioco. Peccato, però, che il problema delle coperture rappresenti un ostacolo quasi insormontabile. Soprattutto in questo periodo, in cui i conti pubblici stanno peggiorando a causa della nuova ondata recessiva. Il Ministro Padoan sta facendo di tutto per trovare i 20 miliardi necessari per evitare all’Italia una nuova manovra lacrime e sangue e il bacino di denaro più adatto per il raggiungimento di questo obiettivo è proprio la spesa pubblica.