Investimento, meglio il titolo di Stato che la casa

Chi l’ha detto che investire nel mattone rappresenta l’impiego più conveniente? Secondo le ultime analisi condotte da Il Sole 24 Ore, causa crisi economico finanziaria, lo scenario è drasticamente cambiato, e l’investimento in seconde case o proprietà non abitative è calato rapidamente nella scala prioritaria delle convenienze redditizie, superato dai rendimenti eccezionali dei titoli di Stato.

In queste settimane, infatti, è possibile acquistare dei Btp a cedola compresa tra il 5,5% e il 6%, garantendosi altresì tale redditività per un decennio. Considerato che i titoli sono acquistabili e rivendibili in qualsiasi momento, sul mercato secondario, ne deriva anche un vantaggio in termini di maggiore disponibilità liquida rispetto alla “rigidità” dell’investimento nel mattone.

Per quanto concerne invece i rendimenti sulle proprietà immobiliari, raramente si riesce a spuntare un rendimento lordo superiore al 4%. Insomma, a ben vedere l’investimento più conveniente, almeno al momento, non è certo il mattone. Eppure, alla fine del 2010, la ricchezza finanziaria delle famiglie era investita per il 62% proprio nelle attività reali, e solo per un terzo in quelle finanziarie. Tra quelle reali, ben l’82% era a beneficio dell’abitazione.