La nuova tassa sulla casa sta finalmente vedendo la luce. Dopo continui rinvii, modifiche del nome, allarmismi e critiche di ogni tipo, “nasce” la Iuc, che si comporrà di Tasi e Tari. La prima sostituirà la vecchia Imu, la seconda interesserà invece i rifiuti. Per molti italiani, però, si tratterà appunto di un mero cambio di non, se non – addirittura – di un passaggio a loro sfavorevole. A sostanziare un passo indietro è il capitolo detrazioni che, fino a questo momento, appaiono deboli e generalmente non all’altezza della progressività di cui l’Imu, nonostante le distorsioni e le perplessità, poteva fregiarsi.
Per i sindaci è troppo poco. A tuonare, di recente, è stato il primo cittadino di Roma, Ignazio Marino, il quale ha addirittura prospettato una sorta di class-action di tutti i sindaci nei confronti dello Stato. Insomma, una vera e propria denuncia in tribunale: “Il 29 gennaio terremo a Roma l’assemblea straordinaria dei sindaci per valutare le decisioni del governo e del Parlamento e assumere le iniziative conseguenti . Potremmo anche arrivare a una conflittualità con lo Stato, che porterà i Comuni a far valere le proprie ragioni in tribunale“.
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