Mutui: la moratoria è strutturale

Secondo quanto emerso dai dati della Banca Centrale Europea sui tassi medi dei nuovi mutui nei paesi dell’Eurozona, è facile comprendere come gli spread applicati dal sistema creditizio in Italia  siano stati in grado iniziare la discesa dando un attimo di respiro al mercato immobiliare italiano,  dopo aver accumulato un margine piuttosto discreto.

Considerato uno degli effetti indiretti della riduzione del differenziale di rendimento tra Bund e Btp, al momento sembra essere esclusivamente un segnale di buon auspicio che però non si traduce in termini ancora fattivi. Quel che sembra essere più imminente è invece la trasformazione del Piano famiglie che era stato promosso dagli istituti bancari circa 2 anni fa, unitamente alle associazioni dei consumatori per poter trovare un compromesso per tutte le famiglie che versavano in gravi difficoltà economiche a causa della contrazione di mutui.

A tal proposito sembrerebbe già pronto a partire il Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini, a sostegno delle famiglie. La moratoria sui mutui per la casa, avrebbe infatti dato risultati confortanti. Dai dati emersi da uno studio della Banca d’Italia, il 75% dei contraenti avrebbe ripreso il pagamento dei mutui dopo l’anno di sospensione anche se il restante 25% non sembra esserci riuscito. A tal proposito, gli istituti bancari starebbero cercando ulteriori soluzioni come la possibilità di rinegoziare i tassi o di riacquistare gli immobili e farsi corrispondere un affitto dai contraenti.