Riforma del catasto: ecco cosa potrebbe cambiare

Nel corso della scorsa settimana sono stati compiuti nuovi passi in avanti nei confronti dell’applicazione della riforma del catasto, la revisione dell’attuale sistema di gestione del patrimonio immobiliare, finalizzato ad attribuire a ogni unità immobiliare il reale valore patrimoniale e la rendita, partendo da una variazione del parametro con cui si calcola il valore stesso: non più il numero di vani, ma i metri quadri.

Oltre a quanto sopra, al fine di evitare una rapida obsolescenza dei valori di mercato, la riforma prevede l’adozione di meccanismi di automatico adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari urbane.

Completano le principali linee guida alcuni concetti sui quali torneremo diffusamente nel corso dei prossimi giorni: la rendita media ordinaria in sostituzione della rendita catastale, la divisione territoriale delle aree comunali, il concetto di valore patrimoniale medio ordinario al fine di personalizzare i valori dei singoli immobili.