Esempio effetto dell’Euribor sulla rata

Le oscillazioni dell’Euribor influenzano direttamente la rata del mutuo a tasso variabile.

Tuttavia l’effetto verrà recepito solo dal momento dell’aggiornamento e graverà unicamente sul debito residuo.

Per momento di aggiornamento si intendono le cosiddette epoche di revisione. Cioè i giorni in cui periodicamente il mutuo fotograferà la situazione dell’Euribor e vi si adeguerà, restando poi invariato fino al successivo aggiornamento.

L’oscillazione Euribor riguarderà tuttavia solo il debito residuo, perché su quello si calcola la quota interessi che costituisce parte della rata.

ESEMPIO: Consideriamo un mutuo decennale di 100.000 Euro, al tasso del 4%, che corrisponde ad una rata mensile di 1.012 Euro.

Diciamo che dopo un anno, quando il capitale residuo sarà sceso a 91.700 Euro, sopravvenga un aumento dello 0,50%. L’incremento avrà effetto sul debito residuo e comporterà un aumento della rata di 22 Euro.

Lasciamo che passino altri 8 anni senza variazioni. Il debito residuo a quel punto si sarà assottigliato fino a 12.100 Euro. Incidendo su una quota di capitale modesta, un altro incremento dello 0,50%, pur se identico al precedente, comporterà un aumento di rata di soli 4 Euro.
A occhio e croce e con criterio assolutamente empirico si consideri che per ogni punto percentuale di variazione la rata mensile cambia dello 0,05% del capitale residuo (5 Euro ogni 10.000), quasi indipendentemente dalla durata del mutuo.