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Estate 2014 / in rosso per il turismo serve un “sistema Italia”

Estate 2014 in rosso per il turismo

Estate 2014 in rosso, per il settore turistico italiano che continua a vivere una situazione stagnante. L’Italia resta una dei paesi più desiderati al mondo eppure continua a scendere nella classifica di quelli più visitati. Strano fenomeno, come al solito tutto italiano. A cosa va addebitato? Le risposte possono essere tante, e a questo proposito è interessante il punto di vista espresso del Ministro Franceschini. Ma prima analizziamo i dati economini del Centro Studi presentati alla Fiera di Rimini in occasione del TTG Incontri Sia Guest, l’appuntamento internazionale sul turismo.

Ad soffrire maggiormente è la domanda interna. I dati di settembre hanno rilevato un aumento delle prenotazioni da parte di stranierie negli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), mentre la domanda interna fa segnare l’ennesimo calo (-0,9%). Tuttavia visti ne complesso i dati dell’estate 2014 fanno rilevare una situazione stagnante (+0,1% di pernottamenti tra italiani e stranieri) determinato da un -0,6% degli italiani ed un +0,9% degli stranieri. La situazione stagnante delle prenotazioni e il calo dei prezzi rilevato da Istat (-1,3% ad agosto e -2,4% a settembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2013) fanno prefigurare un fatturato complessivo degli alberghi ancora saldamente attestato sotto i livelli del 2008.

Il Ministro Dario Franceschini nell’intervista rilasciata al Tg Incontri a Rimini, ha sottolineato la necessità di modifacare il titolo V della Costituzione.  “Se guardiamo ai fondi statali destinati al settore turismo ci viene da piangere, ma se guardiamo a quelli destinati alle Regioni capiamo che si tratta di una somma ingente”. Uno dei problemi rilevati è un’eccessiva frammentazione delle competenze  tra Stato e Regione. In attesa della riforma Franceschini auspica una maggiore promozione dell’Italia all’estero, non come singole regioni ma come intero paese.

Per Franceschini, l’Italia ha un grave ritardo da colmare, siamo tra i paesi più desiderati e nonostante tutto continuiamo a scendere nella classifica dei paesi più visitati. Se ben l’85% degli stranieri decide di visitare la capitale solo il 15% arriva al Sud dove le bellezze non mancano. Senza contare il fatto che abbiamo i numeri per puntare non solo ad un turismo culturare, ma anche enogastronomico e modaiolo. Per fare ciò serve creare un “sistema Italia”.

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