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Cosa fare se arriva un’offerta luce o gas via posta o telefono?

I venditori del mercato libero dell’energia possono inviare proposte di tariffe energia elettrica e/o gas ai clienti via posta, oppure contattarli direttamente per telefono per fare un’offerta. Queste pratiche sono legali e sicure, purché si prendano in considerazione alcuni piccoli accorgimenti, come consigliato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).  Se arriva per posta un’offerta di fornitura luce e/o gas, bisogna innanzitutto controllare che siano chiaramente fornite tutte le informazioni previste, così come se esiste qualche condizione per cui non si può aderire.

 

Occorre leggere attentamente le clausole di recesso e l’indirizzo al quale si possono ottenere ulteriori informazioni o chiarire eventuali dubbi.  Se si ha ricevuto una proposta contrattuale, il venditore chiederà di reinviarla firmata: ricordiamo che nel momento in cui si firma, la proposta di adesione diventa vincolante per il cliente. Spetta poi al venditore comunicare l’effettiva attivazione della tariffa.

 

Se si cambia idea, si hanno 10 giorni per recedere, a partire dalla data di firma del contratto o della proposta contrattuale, senza dover pagare penali. Per l’energia elettrica il diritto di ripensamento è valido unicamente per i clienti domestici.

 

Se la proposta arriva per telefono, innanzitutto si deve chiedere chi parla e per conto di quale compagnia viene fatta l’offerta. L’operatore deve fornire un numero telefonico dove poter chiedere eventuali informazioni scritte.

 

Se si decide di aderire all’offerta, si può chiedere di ricevere via posta la documentazione con le informazioni che occorrono per attivarla. Il venditore potrà, a questo punto, inviare uno di due documenti diversi:

 

  • una “proposta contrattuale”: questo documento contiene tutti gli elementi di un contratto, inlcusi prezzo e condizioni di fornitura, e si può restituire firmato al fornitore per l’accettazione. Come nel caso anteriore, la firma impegna il cliente che lo sottoscrive (di solito la proposta è irrevocabile), e spetta poi al fonritore comunicare la propria accettazione.

 

  • un “contratto” vero e proprio, il quale si può restituire firmato; dalla data in cui si firma e si invia scattano i 10 giorni di diritto di ripensamento.

 

Se invece si decide di attivare la proposta telefonicamente (opzione meno consigliata), sulla base delle informazioni fornite dall’operatore, la compagnia dovrà inviare entro 10 giorni il contratto completo, la scheda di confronto prezzi (per le offerte luce) e la nota informativa dell’Autorità (per le offerte gas). I 10 giorni di diritto di ripensamento scattano dal momento in cui si riceve il contratto a casa.

Queste sono regole che valgono, con alcune varianti, anche per il servizio ADSL e telefono.

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