Dalle ultime rilevazioni della Cgia di Mestre, è emerso che tutti i soldi degli istituti di credito italiani disponibili per prestiti e finanziamenti, vengono erogati soltanto ad un 10%-15% della clientela. Chi? Coloro i quali che hanno sempre pagato, famiglie con posti di lavoro “sicuri”, o impiegati con buoni stipendi e contratti a tempo indeterminato? No, ma soltanto grandi imprese, industrie, gruppi finanziari e marchi di assoluto rilievo.
Un ennesimo problema tutto italiano, ha messo in evidenza che il sistema creditizio è letteralmente bloccato, e che in questa direzione non si risolveranno assolutamente i problemi dell’Italia, a maggior ragione se le famiglie o le imprese non posso ricevere il denaro sufficiente per fare investimenti.
Se non vengono concessi mutui neanche a lavoratori con posti che possiamo definire “non a rischio”, come fanno i pensionati, o addirittura i lavoratori autonomi, a ricevere del credito? Come può un impresa evolversi e migliorare senza un prestito del caso?
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