Tasso Euribor sotto lo zero: ora cosa succede?

In seguito agli interventi della Banca Centrale Europea, il tasso Euribor è sceso sotto lo zero, dopo una discesa che è durata diversi mesi. Questo ha portato a conseguenze inaspettate in molti Paesi europei, come in Spagna e Danimarca, dove non pochi mutuatari si sono visti restituire dei soldi dai vari istituti di credito: in pratica sono stati pagati per aver chiesto del denaro in prestito. In Italia (purtroppo) la situazione è un po’ diversa.

Nel nostro Paese, infatti, lo spread applicato dalle varie banche per fissare il proprio guadagno e che nei fatti attutisce l’effetto dell’Euribor rende impossibile che chi richiede un finanziamento si veda in qualche modo corrisposte delle cifre, invece che pagare interessi. Inoltre l’Euribor è sì utilizzato come punto di riferimento per gli interessi praticati sulle somme prestate, ma di norma si fa la media almeno sul mese precedente (in molti casi anche su 2, 3 o 6 mesi): pochi giorni di tasso negativo vengono quindi riassorbiti di norma dagli altri.

Ciò non significa, però, che la discesa sotto lo zero dell’Euribor non abbia conseguenze positive anche per chi ha stipulato un mutuo in Italia. Fra i vantaggi c’è quello della surroga, e infatti i mutui per surroga stanno crescendo di mese in mese, con uno spostamento significativo verso i mutui a tasso fisso.

Nel frattempo, uno studio realizzato dal Corriere della Sera e basato sui tassi medi dei costi per i mutui della Bce ha mostrato come in Italia la situazione dal punto di vista dei finanziamenti sia molto meno rosea che in altri Stati europei. Il tasso medio nostrano è infatti superiore di 1 punto rispetto alla media europea e di 1,5 rispetto a quella tedesca. In altre parole, su un mutuo da 100.000 euro a 20 anni gli italiani arrivano a pagare quasi 20.000 euro di più.

Si tratta però di dati medi, che non riflettono le migliori performance dei finanziamenti offerti dai vari istituti di credito: un confronto grazie al comparatore di SosTariffe.it sarà in grado di mostrare i tassi e le condizioni più vantaggiose per il mutuo a seconda della cifra richiesta e del tempo.

Impossibile, invece, fare un mutuo con una banca straniera, anche per questioni di gestione dell’ipoteca; anche la possibilità di finanziamenti con una banca operante in Italia in valuta diversa dall’euro (come i franchi svizzeri) è più che altro di scuola, visto che le oscillazioni delle diverse monete li rendono estremamente rischiosi.