BTP al 2% / “Effetto discorso Draghi”

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Chiusura negativa, attorno al 2%, per i Btp che hanno risentito dell’attesa del discorso di Draghi. Nuovo minimo da record per il tasso dei Btp a 10 anni che ha toccato quota 1,97%.

Anche l’Euro ha visto il risultato minimo conseguito dal 2012, segnando un valore pari a 1,2309 dollari. Andamento altalenante quello che ha caratterizzato  la Borsa nella giornata odierna, che ha risentito dei dubbi suscitati dalla politica della Bce, non svelati prontamente dal presidente Draghi.

In chiusura il mercato ha recuperato leggermente, reagendo positivamente alle dichiarazioni che Draghi ha rilasciato alla stampa in merito ad un futuro intervento della Bce atto a stimolare la politica monetaria dei Paesi membri mediante l’acquisto di Titoli di Stato (Quantitative Easing).

Su questa scia i Btp hanno chiuso con una percentuale di poco superiore al 2%. Risultato pessimo anche per lo Spread tra Btp e Bund, che è stato di 127 punti base (risultati simili erano stati rilevati solo nel 2011). L’ Euro poi guadagnato un punto, chiudendo a 1,2440 nel cambio con la moneta americana. Fatto sta che le nuove misure europee saranno messe in atto solo a partire dall’ anno prossimo.

Performance non molto differenti, se non peggiori, quelle che hanno interessato anche gli altri mercati europei. Parigi ha chiuso a -1,55%, Francoforte a -1,21%, Madrid -2,43%.

Insomma il clima di incertezza e di difficoltà dell’Eurozona, unitamente alle debole crescita e alle non chiare intenzioni della Banca Centrale, ha inciso duramente non solo sui risultati delle contrattazioni di Piazza Affari, ma anche su quelli dei mercati degli altri stati membri.