Tagli, è scontro frontale con le Regioni. Ma spunta il Lodo Chiamparino

Tagli alle Regioni
Renzi non cede sui tagli alle Regioni. .

Mentre da Bruxelles arriva la richiesta di chiarimenti su alcuni punti della Legge di Stabilità, in Italia si discute ancora delle coperture, e nello specifico di quelle derivate dai tagli alle Regioni. Gli enti di secondo livello non hanno reagito bene alla notizia secondo cui il Governo trasferirà loro quattro miliardi in meno. La questione ha generato molti dibattiti. Sullo sfondo, una paura: le Regioni alzeranno le tasse locali per far fronte ai tagli? L’alternativa è comunque preoccupante: riduzione delle risorse allocate per i servizi, in primis trasporto e sanità.

Renzi non intende cedere di un passo. “Sui quattro miliardi non discuto” ha dichiarato durnate il suo intervento alla Conferenza Stato-Regioni, indetta questa mattina a Roma.

Ad ammorbidire i toni è Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “tra Stato e Regioni c’è accordo nell’ascolto reciproco; insieme vogliamo cambiare il Paese, ma non vogliamo tagliare i servizi. Siamo pronti ad accogliere tutte le proposte, siamo sostenitori dell’autonomia e della responsabilità”.

Nella pratica, però, non si è ancora capito come i due contendenti riusciranno a trovare un accordo.

A distendere il clima è arrivato Chiamparino: “Il punto di convergenza per ora è questo: scrivere una proposta che punti in un tempo rapidissimo, 7-10 giorni al massimo, per un lavoro congiunto che renda sostenibile la manovra in termini di quantità, qualità dei servizi erogati e di fiscalità intendendo la tassazione locale e le tariffe. Questi sono i temi – ha proseguito – Innanzitutto c’è un impegno comune sul metodo dei costi standard: da portare avanti una razionalizzazione della spesa a tutti i livelli”.