Stress test Bce: 11 banche bocciate

Stress test Bce 11 banche bocciate
Stress test Bce 11 banche bocciate

Sarebbero 11 le banche bocciate allo stress test dalla Bce.

Saranno resi noti domenica 26 ottobre alle ore 12 i risultati delle analisi e delle valutazioni (Comprehensive Assessment) della Bce riguardo  130 banche europee.

Si tratta della terza analisi di questo tipo condotta in Europa, le precedenti erano state effettuate nel 2010 e nel 2011.

Già da parecchi giorni stanno circolano diverse indiscrezioni a riguardo.

Oggi l’agenzia spagnola Efe ne fa trapelare un’altra: saranno 11 le banche bocciate dal test. A quanto pare in Italia riceveranno un giudizio negativo Banco Popolare, Monte Paschi e Popolare Milano. Gli altri istituti ai quali toccherà la stessa sorte saranno Piraeus Bank, Eurobank Ergasias e Alpha Bank in Grecia; Erste Bank ed un altro istituto in Austria; Bcp Millenum in Portogallo; Dexia in Belgio ed una banca cipriota.

Secondo una fonte dell’agenzia Reuters nella visione di molti membri del Consiglio direttivo il quadro economico ha recentemente preso una piega negativa” e la Bce starebbe valutando la possibilità di intervenire già ad inizi 2015 sul mercato secondario per acquistare corporate bond.

Eurotower  smentisce : “il Consiglio direttivo non ha preso una decisione del genere” e, a proposito delle indiscrezioni, precisa che:  “Qualsiasi conclusione sui risultati degli stress test di qui a domenica prossima, quando verranno resi noti ufficialmente, è assolutamente speculativa”.

Oggetto di osservazione è la qualità dell’attivo degli Istituti di credito e le gli stessi sono stati sottoposti, appunto, ad un test per analizzare la “tenuta patrimoniale” dei bilanci 2013. Si vuole capire se le banche sono in grado si resistere alla crisi o meno valutandone punti deboli e necessità, rafforzando la stabilità finanziaria europea e inducendo maggiore fiducia nei risparmiatori.

L’esito dello stress test sarà sintetizzato da un indice: il Common Equity Tier 1 ratio (Cet1 ratio).

Intanto l’attesa condiziona l’attività dei mercati ed, in particolare, di Piazza Affari, mettendo sotto pressione i titoli del comparto.