Le tasse in Italia si mangiano mezzo stipendo. Ecco i numeri

In Italia, metà stipendio viene “regolarmente mangiato” dal cuneo fiscale, ossia dalle tasse. Per cuneo fiscale si intende il carico fiscale in busta paga. Molto banalmente, la differenza tra il lordo e il netto.

Un’indagine dell’Ocse rivela che il Bel Paese è uno dei paesi con il cuneo fiscale più alto (in percentuale). Per la precisione, questo pesa per il 47,6%. Davanti a noi, solo sei paesi, tra cui il Belgio e quelli Scandinavi. La media Ocse è invece del 35%, praticamente dodici punti percentuali in meno. Un’infinità.

Ma c’è dell’altro. Negli ultimi cinque anni, anche in risposta alla crisi, i paesi in cima alla classifica hanno cercato di ridurre la pressione fiscali sulle buste paga. Da questo punto di vista, i risultati migliori sono stati ottenuti dalla Svizzera (-8%) e Paesi Bassi (-6%). Per quanto riguarda l’Italia, invece, è stato registrato addirittura un aumento dell’1,1%.

C’è da dire che questi numeri si riferiscono alla pressione fiscale sulle buste paga dei single. Per le famiglie con uno o più figli, anche per merito dei contributi familiari, la situazione è leggermente migliore. Il cuneo fiscale, in questo caso, è del 38% in Italia e del 32% nella zona Ocse.

Quello del cuneo fiscale è un tema che in questi mesi è stato rispolverato dal Pd. Il risultato è stata la riduzione di circa 80 per buste paga fino a 1500 euro. La ricerca dell’Ocse ovviamente non tiene conto di questo provvedimento perché l’indagine non è andata oltre il 2012. Ad ogni modo, in termini percentuali qualche miglioramente sicuramente è stato avvertito, diversamente da ciò che si può dire circa l’impatto sull’economia reale. L’Istat, qualche giorno fa, ha rivelato che in questo trimestre i consumi non sono migliorati.