Tasse, dove si pagano di meno? Confrontro tra nord e sud

Dove si pagameno meno tasse? Al nord, al centro o al sud? A questa domanda ha risposto lo Svimez, ente di ricerca sui fatti economici. Ha, in primo luogo, specificato che, almeno in Italia, il fisco deve essere identico da città a città. Esistono però alcune voci tributarie che permettono alle amministrazioni locali di agire direttamente sull’aliquota. Da qui il gettito fiscale diverso.

Entrando nel merito della questione, la verità rivelata dallo Svimez è la seguente: al nord si pagano meno tasse che al sud. E questo in relazione a un reddito procapite che, come per altro ampiamente risaputo, è più alto al settentrione rispetto al meridione.

I numeri parlano chiaro. Nel 2012, un cittadino del Veneto ha versato al proprio Comune qualcosa come 523 euro, mentre un cittadino della Campania ha versato al proprio Comune circa 550 euro. Ma mentre il veneto ha a disposizione (in media) 29.472 euro all’anno, il campano solo 16.145.

Le prospettive suggeriscono che questa strana forbice tra nord e sud è destinata ad allargarsi. Ogni qualvolta che il reddito procapite medio aumenta di 1.000 euro, le tasse si riducono di 28 euro a settentrione, ma di solo 15 euro a meridione.

Queste differenze sono causate, in verità, da un meccanismo “di sinistra”, la progressività dei tributi. Al nord, semplicemente, il fisco è meno progressivo. Al sud invece lo è fin troppo. La conclusione è che i poveri sono tutti uguali da Trento a Caltanissetta, ma non lo sono i ricchi, al sud tassati molto di più che al nord.