Dichiarazione dei redditi, ecco il modello precompilato

La fine del modello 740. E’ quanto teorizzato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il documento fin a questo momento utilizzato per dichiarare i propri redditi al fisco verrà abolito. Il motivo? La scarsa praticità e un particolare da non trascurare: all’estero semplicemente non esiste; non in questa forma almeno.

modulo-compilatoD’altronde le parole con il primo ministro non lasciano adito a dubbi: “Non esiste all’estero e dal prossimo anno non lo avremo neppure noi il modello 740 perchè lo aboliremo: al suo posto ci sarà un nuovo modulo per certe dichiarazioni dei reddito”.

Cos’ha in mente il Governo? Come verrà sostituito l’ormai familiare modello 740?

In verità il modello 740, nonostante nel senso comune permanga ancora questo termine, è stato sostituito negli ultimi venti anni dal modello 730 e dal modello Unico (ma solo suffessivamente).

L’intenzione è quella di introdurre una modello precompilato che, molto più comodamente, verrà spedito a tappe. Questa sorta di rivoluzione non avverrà in maniera brusca ma a tappe. Nel 2015 toccherà ai dipendenti pubblici e ai pensionati, che assiemeformano il 50% dei dichiaranti (18 milioni di persone).

Nel 2016 si passerà poi ai dipendenti in generale e il quadro sarà completo.

Questa novità faciliterà la vita al lavoratore? La risposta è, almeno a giudicare dalle premesse, positiva. Questo perché la caratteristica “precompilato” è realmente in grado di far risparmiare tempo ai lavoratori. Sarà il fisco, infatti, a compilare la maggior parte del modulo con le informazioni in suo possesso.

Ovviamente si tratta di un passo in avanti che richiede una grande organizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi la riuscita di questa iniziativa non è affatto scontata.