Tasse immobili: la Cgia pubblica un bollettino di guerra

Che la tassazione sugli immobili abbia raggiunto in Italia un livello difficilmente sostenibile è un opinione che appartiene alla totalità degli italiani. A rafforzare questa percezione è intervenuta di recente la Cgia di Mestre, la quale ha pubblicato uno studio che restituisce l’esatta dimensione della tragedia che stanno vivendo i proprietari degli immobili.

tagli detrazioni fiscaliIl dato che salta subito all’occhio, e che smentisce buona parte delle dichiarazioni che il Governo Letta ha fatto nel 2013, riguarda l’aumento della tassazione nel 2014. In buona sostanza, il gettito fiscale nell’anno in corso risulterà, alla fine dei giochi, di 2,8 miliardi superiore a quello registrato nell’anno appena passato.

Notevole anche il dato sull’aumento del gettito da quando è iniziata la crisi: 10 miliardi. Il significato di questi numeri è che, in buona sostanza, la politica ha cercato di combattere la recessione alzando le tasse.

In totale, la tassazione su tutti gli immobili (case, negozi, uffici, capannoni etc) consta di 52 miliardi.

A tirare le file è il presidente della Cgia, Giuseppe Bortolussi, che tra le altre cose sottolinea la decrescente redditività degli immobili, ulteriore fattore di ingiustizia della tassazione asfissiante.

“Se in questi ultimi otto anni il prelievo legato alla redditivita’ degli immobili e’ rimasto pressoche’ uguale quello riferito ai trasferimenti di proprieta’ e’ addirittura sceso del 23%, a seguito della fortissima crisi che il mercato immobiliare ha subito in questi ultimi anni. Solo il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha subito un vera e propria impennata: dal 2007 ad oggi e’ cresciuto del 78%. Tra l’Imu, la Tasi e il nuovo prelievo sui rifiuti, quest’anno pagheremo quasi 31 miliardi di euro. Questo importo incide sul prelievo totale per quasi il 60%”.