Vendere casa: ecco i compromessi e i tempi per trovare un acquirente

Vendere casa, in un periodo come questo, non è affatto semplice. Anzi: la crisi morde, di liquidità in giro ce n’è poca, le banche sono poco propense a concedere un mutuo.

Sicché, le domande che sorgono in chi vorebbe vendere casa sono: quanto tempo impiegherò? Di quanto sarò costretto ad abbassare il prezzo? A queste domande ha risposto la società di studi Nomisma. Le risposte non sono proprio positive.

vendere-casaIn media, per trovare un’acquirente che compri un appartamento residenziale, occorrono dagli 8 i 9 mesi. Se si sposta lo sguardo agli uffici, il tempo sale a 10 mesi e mezzo. Per vendere un negozio occorrono invece 10 mesi esatti e per vendere un box auto 7.

In una situazione difficile, ancora più difficile, versa il mercato delle nuove costruzioni residenziali, soprattutto quello ancorato a nord-est. In quelle zone, per vendere occorre “aspettare” (o per meglio dire cercare) per un anno o forse più.

Nomisma comunque rivela che nell’ultimo anno c’è stata un’inversione di tendenza che può essere considerata positiva, sebbene sintomo di malessere profonda. Domanda e offerta si stanno incontrando. L’anno scorso, infatti, il venditore medio non aveva intenzione di scendere sul prezzo, oggi invece sì. Questo ovviamente giova al mercato immobiliare (aumentano le transazioni) ma rivela un bisogno di denaro che, complice ovviamente la crisi, è andato aumentando.

Non stupisce, dunque, che alla fine della trattativa, la differenza tra il prezzo con cui ci si è mossi inizialmente sul mercato e il prezzo reale di vendita, sia del 16%. Nomisma avverte che in questo modo gli immobili potrebbero essere soggetti a una svalutazione “strutturale”, e non derivata esclusivamente da ciclo economico.