Casa: in aumento la domanda di prestiti per la ristrutturazione

Nonostante la crisi e nonostante sia difficile mettere qualcosa da parte, complici detrazioni fiscali, modifiche delle tassazioni per l’acquisto della casa e calo dei prezzi, il settore delle compravendite inizia a lanciare segnali positivi, segnali che sono evidenti dall’andamento dei mutui e dei prestiti richiesti dalle famiglie, siano essi finalizzati all’acquisto o alla ristrutturazione.

Tra luglio e dicembre 2013 infatti, le domande sono aumentate del 5 % passando dal 2,6% al 7,6%. Allargare le stanze o costruire pareti divisorie, rinnovare il bagno, la cucina o i mobili, cambiare gli infissi interni ed esterni, sono i lavori più gettonati. L’età media del richiedente è 44 anni, sposato e con un figlio in arrivo, ma sono tanti anche i pensionati che decidono di dare nuova vita alla propria casa.Spesso però le banche sono piuttosto restie nella concessione di finanziamenti personali e utilizzano diversi parametri per decidere se erogare o meno un prestito, come ad esempio la destinazione del prestito, le garanzie economiche e la posizione creditizia.

Esiste tuttavia una particolare tipologia di prestito, adatta anche a chi non può offrire tante garanzie o non ha un’ottima posizione creditizia, ma non vuole comunque rinunciare al sogno di veder rinnovata la propria abitazione: la cessione del quinto.

Come riportato da La Stampa, la cessione del quinto attualmente è il prestito più gettonato dagli italiani, tanto che uno su quattro ricorre a questo finanziamento, in particolare dipendenti e pensionati.

I finanziamenti con cessione del quinto permettono di ottenere un prestito pagando un importo mensile pari, al massimo, ad un quinto dello stipendio o della pensione, dilazionandone la durata fino a 120 mesi.

E’ un finanziamento a tasso fisso, accessibile a lavoratori dipendenti, pensionati ed è concesso anche in presenza di disguidi bancari.

Semplice da ottenere e da gestire, prevede il rimborso mensile tramite l’addebito diretto in busta paga e, appartenendo alla categoria dei prestiti non finalizzati, non richiede che venga specificato il motivo della domanda.

Per sottoscrivere una cessione del quinto non sono quindi richieste particolari garanzie ma prevede, tuttavia, la stipula di un’assicurazione rischio vita e/o rischio impiego che garantisca, in caso di mancato pagamento, la copertura dell’importo ancora dovuto. Il costo dell’assicurazione viene trattenuto direttamente dall’istituto di credito.

Per legge, un contratto di cessione del quinto  deve contenere:

  • tasso praticato;
  • eventuali oneri in caso di mora;
  • numero delle rate, importi e scadenza;
  • ammontare del finanziamento e modalità;
  • TAEG;
  • condizioni per cui il TAEG potrebbe subire variazioni;
  • coperture assicurative ed eventuali garanzie richieste.

Il richiedente invece dovrà presentare:

 

  • Il certificato di stipendio se lavoratore dipendente, il TFR maturato ed eventuali trattenute o pignoramenti già presenti sullo stipendio;
  • l’ultima busta paga o il cedolino della pensione;
  • il benestare dell’azienda.

Inoltre il richiedente è tenuto a firmare la delega in favore del datore di lavoro, il quale s’impegna a prelevare mensilmente l’importo necessario al pagamento delle rate.

L’ammontare del prestito dipende da diversi fattori come ad esempio l’anzianità lavorativa, il TFR accumulato e l’importo della retribuzione o della pensione. Ovviamente, quanto maggiore sarà la retribuzione, tanto maggiore sarà la rata sostenibile e la possibilità di richiedere somme più elevate.

Quali sono i vantaggi?

Durata del finanziamento, sicurezza, rapidità di erogazione e modalità di restituzione, costituiscono i principali punti di forza della cessione del quinto e i motivi della crescente preferenza di questo finanziamento personale.

Nel vasto panorama del mercato creditizio, le indagini condotte dall’Osservatorio Supermoney hanno evidenziato come, attualmente, il prodotto Rata Bassotta di IBL Banca sia il più conveniente, merito dei parametri di TAN e TAEG tra i più competitivi del momento.