Affitti studenti: a Bologna l’iniziativa che premia gli anziani

Quando la crisi morde, i soldi scarseggiano e il mercato immobiliare non riesce a risalire la china, la creatività diventa una risorsa. E senz’altro creativa e fantasiosa, a tratti spiazzante, è l’iniziativa promossa dal Comune di Bologna, capace di ricavare una soluzione da due problemi. Una soluzione, sia chiaro, che accontenta tutti i soggetti coinvolti.

affittiA Bologna, come nella maggior parte delle città “universitarie” d’Italia, persiste l’emergenza “affitti studenti“, troppo cari, spesso a nero. Nella città delle Due Torri, inoltre, è particolarmente sentito il problema degli anziani che vivono da soli, trascurati. Ebbene, è stata trovata una soluzione che accontenta sia i giovani che gli anziani. L’iniziativa prende il nome di “Nonni che adottano gli studenti” ed è giunta ormai al suo quinto anno di vita, e questo è un segnale inequivocabile della sua efficacia.

L’iniziativa si sviluppa così. Gli anziani proprietari di casa, che vivono da soli, ospitano gli studenti. Questi sono tenuti ad assolvere le piccole esigenze dei “nonni adottivi”, come fare la spesa, portare a termine alcune commissioni e così via. In cambio i ragazzi hanno a disposizione una camera singola giù arredata e, soprattutto, “gratis”. In questo modo gli studenti risparmiano, gli anziani sconfiggono la solitudine e l’amministrazione risparmia in assistenza sociale.

Questo il commento di Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare: “Abbiamo voluto riproporre l’idea anche per quest’anno perché la quarta esperienza ha dato buoni frutti ed è stato un valido esempio di convivenza: anziani e studenti sono stati entrambi soddisfatti e pronti a ripetere l’avventura. Basti pensare che alcuni di loro, una volta terminato il percorso universitario, hanno consigliato l’iniziativa ad altri amici studenti che poi sono subentrati nelle case dei “nonni. L’iniziativa, inoltre si propone da una parte di combattere, in maniera più efficace, il fenomeno degli “affitti in nero” e, dall’altra, di contrastare le truffe che, sempre più spesso, hanno come vittime proprio gli anziani che vivono soli. La presenza di una persona giovane, infatti, molto spesso aiuta a scongiurare questi spiacevoli episodi”.