Seconda rata IMU scaduta: cosa succede se si paga in ritardo?

L’IMU, la più temuta imposta, che ha recentemente sostituito l’ICI e che ha pesato notevolmente sui bilanci delle famiglie italiane, è scaduta ieri, 17 settembre 2012. Tale scadenza si riferisce a tutti i soggetti, proprietari delle abitazioni principali, che hanno optato per un frazionamento in tre tranche dell’imposta.

Code agli sportelli della Banca, traffico informatico in tumulto per il pagamento di questi famosi F24, di cui abbiamo anche parlato nel nostro precedente articolo (clicca qui per leggerlo), una guida su come preparare e inviare tale modello, in pochi e semplici passi.

Ma cosa succede nel caso si pagasse in ritardo tale rata dell’IMU?

Non vi preoccupate, per fortuna esistono diverse soluzioni a tale problema.

Nel caso si paghi tale rata:

  • entro 14 giorni dalla sua scadenza : si avrà una piccola sanzione, pari all’ 0,2 % per ogni giorno di ritardo accumulato, a patto che in tale termine l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora effettuato nessun accertamento;
  • entro 30 giorni dalla sua scadenza: si avrà una sanzione pari al 3 % per ogni di ritardo accumulato, sempre che in tale lasso di tempo l’Agenzia delle Entrate non abbia provveduto a fare tale accertamento;
  • dopo i 30 giorni dalla sua scadenza ma entro l’anno : si avrà una sanzione pari al 3,75 % per ogni giorno di ritardo accumulato, sempre che in tale lasso di tempo l’Agenzia delle Entrate non abbia provveduto a fare tale accertamento.

Si parlava appunto dell’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, perchè secondo la legge il ritardo o l’omesso pagamento di un’imposta, comporta solitamente una sanzione ordinaria pari al 30 % dell’importo della tassa non ancora pagata.