Imu alla Chiesa: manca ancora il Decreto all’appello

Il tanto atteso Decreto, che già nello scorso mese di maggio, doveva essere emanato, per eliminare l’esclusione dell’applicazione della famigerata IMU alla Chiesa, partiti, sindacati, associazionisi fa attendere da troppo tempo.

Il Decreto attuativo del Ministero del Tesoro, che indica le modalità esatte per determinare la misura non commerciale, dell’immobile di questi enti, si vocifera debba essere approvato a breve, ma la paura generale è che si arrivi alla fine del 2012, senza nessun risultato.

Nonostante la scadenza della prima rata dell’IMU 2013, sia il 16 giugno dell’anno prossimo, tale tassa deve essere però calcolata sulle dichiarazioni dell’anno 2012.

Da recenti stime delle associazioni dei Comuni, si pensa ad un gettito complessivo pari a 600 milioni di euro che rischiano di non essere assoggettati a tale imposta.

Al momento, l’emendamento firmato dal Premieri Monti lo scorso febbraio, prevede semplicemente l’assoggettamento del 10 % di tali immobili ad uso commerciale, nel caso dispongano al loro interno di esercizi a fini di lucro, come ad esempio il bar di un oratorio o di un partito. Tale criterio è però di carattere estremamente generico e non tiene conto delle reali dimensioni e utilizzazioni degli edifici.

Complesso anche il tema delle scuole e degli ospedali, che potranno beneficiare dell’esenzione solo senza utili iscritti in bilancio.

Speriamo nel lavoro del Ministero e in un prossimo Decreto attuativo!