Spread in discesa: sì ai mutui!

La Borsa di Piazza Affari apre oggi con un differenziale pari a 482 punti. Un’ottima notizia, visti i dati allarmanti di ieri, che avevano visto una sua eccessiva impennata a 495 punti, record storico raggiunto solo il 16 gennaio scorso.Parallelamente, in questi giorni, stiamo assistendo anche ad un calo, anche se minimale, del tasso Euribor, fondamentale nel calcolo del mutuo.

Infatti il mutuo a tasso variabile, scelto da molti italiani per finanziare ad esempio l’acquisto della loro casa, prevede l’applicazione di un tasso di interesse variabile nel tempo. Per misurare i suoi cambiamenti, le banche e gli istituti finanziari si affidano ad una particolare formula, che prevede la somma tra un interesse base e una determinata percentuale.

L’interesse base applicabile è definito Euribor e può essere a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi o 12 mesi (quelli più utilizzati). La percentuale da calcolare in aggiunta, è invece determinata dallo Spread.

Data questa definizione possiamo quindi concludere che aprire un mutuo a tasso variabile in questo periodo, non può che far bene alle nostre tasche!

Se consideriamo i dati storici rintracciabili anche online, del tasso Euribor ad 1 mese, del 17 gennaio 2012, possiamo infatti vedere come la sua quotazione era pari a 0,81 mentre ieri 16 luglio 2012, ultimo dato di riferimento, era pari a 0,19.

Più in calo l’Euribor a 3 mesi, che invece passa da 1,21 del 17 gennaio 2012, allo 0,48 del 16 luglio 2012.

Ma lo Spread ? Qual’è il suo andamento storico?

Analizzando sempre i dati storici disponibili online,  lo spread relativo ai titoli di Stato a 10 anni, era pari a 466 punti.

Su questo lato non vediamo ancora un sensibile calo rispetto ad inizio anno, ma stiamo a vedere nei prossimi giorni!