Prestiti senza busta paga

Molti non sanno che la normativa vigente consente di richiedere dei prestiti, seppur di piccole somme, anche a coloro i quali non sono titolari di una busta paga, e quindi di entrate fisse che rassicurano le banche. Rientranti nella categoria dei personali, cioè senza la necessità di motivare all’istituto di credito il fine o lo scopo del denaro richiesto, rispecchiano la classica formula del TAN e del TAEG, di cui segue il piano di ammortamento, prestabilito secondo le esigenze del debitore.

Sono solitamente gli studenti o le casalinghe che possono accedere a questa particolare tipologia di erogazione, ed in particolare per la prima categoria, le garanzie richieste dalle banche sono praticamente nulle, infatti solitamente le somme elargite non superano i 5mila euro.

Una minima rassicurazione però deve essere data attraverso il possesso di un immobile di proprietà, di un canone di locazione, oppure per mezzo della firma di un garante che sarà responsabile del prestito in caso di mancato pagamento di alcune rate da parte del titolare dello stesso.

Per le casalinghe addirittura si può ottenere il denaro in meno di 24 ore, ma in quest’ultimo caso, al fine dell’erogazione, l’istituto richiede a tutela del finanziamento, la copertura di un terzo soggetto.