Aste immobiliari: segno della crisi

Da un’indagine effettuata sulle ordinanze emesse dai tribunali nazionali per realizzare la vendita di immobili pignorati si capisce che, in generale, esistono più di 3300 aste giudiziarie ogni mese.

I dati non evidenziano una categoria prevalente di immobili, ma è inclusa ogni tipo di unità immobiliare, ovvero abitazioni, cantine ma anche ville extra lusso e capannoni industriali. Negli ultimi tempi questo quadro è drasticamente peggiorato a causa dell’aumento delle morosità e dell’incremento delle sofferenze bancarie.

Confrontando i primi sei mesi dell’anno passato col 2008, il Ministero della Gustizia nota una crescita del 13%; l’aumento è stato rilevato anche per quanto riguarda i pignoramenti effettuati, che lòo scorso anno sono stati 44.000, cioè il 18% in più rispetto al precedente anno.

Il dato rilevato non trova corrispondenza nel numero di aste che hanno avuto esito positivo, dove nessun bene messo all’asta è rimasto invenduto: infatti nel primo semestre dell’anno scorso, la differenza tra le vendite attuate e quelle che sono state disposte è stato solo del 32%.

In passato, gli immobili messi all’asta erano solo quelli di qualità non alta, spesso periferici, ora invece troviamoogni tipologia di unità immobiliare: per esempio Hotel esclusivi con campi da tennis, piscine e quant’altro venduti a cifre bassissime, oppure abitazioni in località turistiche rinomate o appartamenti extra lusso, tutto questo sempre ottenute con cifre esigue.